Quarantacinque anni dopo l'Inter è di nuovo campione d'Europa! Materazzi, maglia anti-Ju, Una doppietta di Milito condanna la squadra di Van Gaal e lancia Mourinho nella leggenda. I nerazzurri entrano nella leggenda con una tripletta da sogno. Quarantacinque anni dopo l'Inter di un Mor

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aLele
view post Posted on 22/5/2010, 22:37




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MILANO, 22 maggio - Quarantacinque anni dopo, l'Inter torna sul tetto d'Europa. Il successo contro il Bayern riconsegna ad un Moratti (da padre a figlio) quella coppa inseguita come un'ossessione per anni e anni. E insieme a Massimo Moratti a piangere è anche Josè Mourinho, il tecnico più vincente per la sua età (47 anni), un allenatore in grado di cambiare in due anni una squadra che in Europa da timida si è trasformata in una perfetta macchina da vittoria. Difesa bilindata come e meglio di una cassaforte e lì davanti Milito, il cecchino nerazzurro che quest'anno con i suoi gol decisivi ha lasciato il segno a Siena in campionato, a Roma in coppa Italia e a Madrid in Champions. Qualità e freddezza da Pallone d'Oro. La vittoria dell'Inter - cosa da non sottovalutare - consente alle italiane di mantenere quattro posti in Champions. Il ranking Uefa con il trionfo nerazzurro a Madrid ci arride ai danni delle tedesche, uscite con i cerotti dalle due competizione europee più importanti.
LA PARTITA - La finale è sicuramente emozionante ma non spettacolare. La tensione della posta in gioco è tangibile e il gioco ne risente. Nell'Inter Eto'o si sacrifica in copertura e per tutta la gara non riuscirà ad incidere. Sneijder detta i tempi ma non trova sempre spazi giocabili per creare. La difesa nerazzurra è blindata con Samuel e Lucio (a volte un po' disattento) ad imperare contro Muller e Olic che provano ad inventare senza fortuna. La gara resta in equilibrio per 35 minuti quando una zampata del Principe Milito cambia tutto. Per sempre. Rilancio di Julio Cesar, spizzata di testa di Milito che chiede l'uno-due a Snjeider che infila una verticalizzazione per l'attaccante argentino che taglia a fette la difesa tedesca disposta in modo orripilante: Milito entra in area, fa un finta a Butt e poi lo infila senza pietà. E' delirio. I tifosi impazziscono. Moratti sorride ma non esulta. La partita è ancora lunga. Prima del fischio finale dell'arbitro Webb c'è ancora il tempo di vedere Sneijder divorarsi un 'cioccolatino' fornitogli da Milito a pochi giri d'orologio dalla fine del primo tempo.
RIPRESA - Nella ripresa l'Inter soffre l'intraprendenza di un Robben semplicemente imprendibile (di una spanna superiore a tutti i suoi compagni di squadra) ma Julio Cesar fa buona guardia in un paio di circostanze. Pandev prova a chiudere il match con una zampata dal limite su assist di Milito ma Butt risponde da campione. Il colpo del ko è rimandato di pochi minuti. Siamo al 25' st quando Milito se ne va in contropiede fin dentro l'area avversaria: Demichelis viene superato con una deliziosa finta e Butt infilato per la seconda volta con un diagonale chirurgico. Ora è vero delirio. Per Milito è una serata indimenticabile, per l'Inter una partita da consegnare alla leggenda. Quarantacinque anni dopo il trionfo contro il Benfica, un Moratti può piangere ancora. Di gioia, stavolta.

MATERAZZI, MAGLIA ANTI JUVE - Il difensore dell'Inter, Marco Materazzi, durante i festeggiamenti ha esibito una maglietta con l'immagine della Champions League e la scritta anit-juventina: «Rivolete anche questa?».

MOURINHO E MORATTI IN LACRIME - Entusiasmo irrefrenabile per tutti i giocatori dell'Inter al triplice fischio finale. Mourinho in lacrime saluta i tifosi sugli spalti del Bernabeu, Moratti scende in campo con la sciarpa dell'Inter al collo e ringrazia tutti i giocatori uno per uno, con abbraccio commosso finale al tecnico portoghese.

 
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