mariaprisco86 |
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| CITAZIONE Rafa vince il Master di Madrid contro Federer! CITAZIONE Un anno per vendicarsi, un anno per tornare, un anno per cancellare 12 mesi faticosi. Un anno passato da Rafael Nadal senza incontrare Roger Federer, che il 17 maggio del 2009 lo aveva battuto proprio qui in finale, inaugurando il periodo peggiore della carriera del Niño, fatto di infortuni e dispiaceri (il divorzio dei genitori), bruttato dalla prima sconfitta a Parigi e della rinuncia a Wimbledon, dagli zero tituli vinti fino all’aprile di quest’anno.
Stavolta dentro la Caja magica di Madrid, davanti all’ex primo ministro Aznar, alla regina Sofia e alla Infanta di Spagna, il big-match se l’è preso lui, 6-4 7-6 contro il Number One. Un primo set così così, il secondo spinto al massimo e al meglio dai due fenomeni, nel quale Nadal è stato avanti anche 4-2 nei giochi, e Federer 4-2 nel tie-break, deciso sul secondo matchpoint da un rimbalzo strano che ha mandato il fenomeno a farfalle e Rafa in Paradiso. Da oggi tornerà n.2 del mondo scavalcando Novak Djokovic, ieri ha staccato Andre Agassi nel record dei Masters 1000 vinti (18) ed è diventato il primo tennista dell’era Open a chiudere nello stesso anno la tripletta d’oro sulla terra battuta, Monte-Carlo, Roma, Madrid, una striscia di 15 match a 0. Giù la bandana, davanti al re ritrovato. A Madrid Nadal aveva già vinto nel 2005, quando però il torneo si giocava indoor e in autunno.
Questa è una vittoria «più dolce», parole di Nadal, un trionfo scacciafantasmi - fra l’altro il 14 successo in 21 scontri con il Genio, due terzi esatti - e il trampolino ideale per il Niño verso il Roland Garros che inzia domenica prossima. Se Federer avesse vinto si sarebbe assicurato matematicamente il record di settimane consecutive al n.1 - 286, scadono il 7 giugno - per strapparlo a Sampras ora dovrà difendere al meglio il titolo di Parigi. Da svizzero attento ai bilanci, Federer, che non vince un torneo dagli Australian Open, alla fine ha voluto ringraziare gli sponsor «in questo momento così difficile qui in Spagna», Rafa si è buttato pancia a terra sull’amata argilla, mordendola di gioia. I padroni sono tornati, e a dirla tutta ne avevamo proprio sentito la mancanza.
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