Vittorio Juve |
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| TORINO, 17 maggio - Giuseppe Marotta si appresta a sbarcare alla Juventus. L'amministratore delegato della Sampdoria lascia la società blucerchiata per trasferirsi alla Vecchia Signora. «Evoluzione, non rivoluzione. Nei prossimi giorni incontrerò il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore delegato Jean-Claude Blanc - dice Marotta a Radio Anch'io lo Sport -. Per me si chiude un ciclo di 8 anni con la Sampdoria, una pagina importante per la mia vita di dirgente. Non potrò mai dimenticarlo. La Juve deve tornare immediatamente alla poszione che le compete in ambito nazionale e internazionale. Ci sarà molto da lavorare, ma non bisogna dimenticare le risorse che già sono a disposizione. La squadra dà 8 giocatori alla Nazionale. Non bisogna procedere ad una rivoluzione, piuttosto serve un'evoluzione». PROGETTO MAROTTA - «Evoluzione, non rivoluzione». Questo in buona sontanza il parere del nuovo dirigente bianconero Beppe Marotta che ritiene fondamentale dar vita ad un nuovo progetto Juve: «'Non era semplice, dopo il trauma di calciopoli, risollevare le sorti della squadra. Nel calcio, come nella vita, serve tempo. C'è bisogno di un progetto, ma bisogna fare anche i conti con gli avversari. Il calcio è un prodotto congiunto: bisogna essere bravi, ma bisogna anche essere più forti degli altri. Ora c'è l'Inter più forte degli ultimi 20 anni che rappresenta uno strapotere». L'idea di Marotta è quella di puntare ai risultati attraverso un modello di calcio sostenibile. La Sampdoria, in tal senso, rappresenta un esempio che molti club dovrebbero prendere come punto di riferimento: «Gli azionisti hanno speso molto negli ultimi anni, avviando anche un progetto nel settore giovanile che sta dando enormi soddisfazioni. La Sampdoria ha vinto e ha portato in prima squadra ragazzi di valore: questa è la strada da seguire».
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