Moggi a Marotta: "La Juve non è la Samp. Krasic? Ha solo i capelli di Nedved, ma lo prenderei.

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aLele
view post Posted on 1/7/2010, 10:37




CITAZIONE
"La Juventus è un cantiere aperto e per aprire un ciclo vincente bisognerà attendere ancora molto. Vincere al primo anno con una dirigenza nuova, un allenatore nuovo e giocatori nuovi è impossibile". Esordisce così Luciano Moggi parlando della Juve a "Notti Magiche", il seguitissimo programma di Michele Criscitiello andato in onda ieri sera dalle 23:00 all'1.00 su Sportitalia. L'ex dg juventino ha parlato approfonditamente del mercato bianconero. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com: "Adesso è difficile giudicare. Io credo però che bisogna stare bene attenti, perchè la Juventus non è un'altra squadra, è una grande squadra, e penso che bisogna prendere giocatori adatti a queste grandi squadre. Sicuramente l'aria è cambiata. Andrea Agnelli e Marotta se ne intendono di calcio, a differenza di chi era al posto loro. Ma al momento non vedo nei giocatori che sono stati presi fino adesso quelli che possono dare un contributo per far diventare la Juventus quella squadra che era, ovvero una grande squadra che ha vinto tutto quanto. Non c'è dubbio che sia difficile trovare giocatori buoni, però bisogna andare a cercarli, andare a prenderli anche dove non li vorrebbero dar via: è successo con Vieira, è successo con Emerson. Bisogna mettere un po' di fantasia. Quindi volevo dire che bisogna stare attenti a formare questa squadra. Marotta bisogna che cambi un pochino, nell'ordine suo di idee, visti gli acquisti che sono stati fatti: perchè la Juventus non è la Sampdoria, con tutto il rispetto della Sampdoria. La Sampdoria se arriva quarta è come se avesse vinto il campionato, mentre la Juventus se arriva quarta - ma anche seconda - è come se avesse perso. E mi sembra che gli acquisti siano stati fatti proprio per avere una squadra su quest'ordine di idee qui. Cioè, una squadra non competitiva, perchè Martinez nessuno mi viene a dire che possa rinforzare la Juventus. O addirittura Storari, che ha vagato in tutte le squadre di calcio. C'è da sperare soltanto che Buffon non abbia problemi fisici. Con tutto il rispetto anche per Storari, perchè è un discreto portiere. Probabilmente Delneri che lo ha avuto, lo stima e se l'è portato dietro. Io penso che tra tutti questi giocatori qui, l'unico che può rientrare in un ciclo Juventus veramente importante potrebbe essere il giovane Bonucci. Adesso la Juventus deve pensare a sfoltire la rosa, perchè altrimenti complica la vita a Delneri nella direzione della rosa stessa. E possono nascere dei problemi, perchè le squadre di calcio quando sono importanti e hanno giocatori importanti significano che hanno un ruolo; ci vuole quindi un capo che sappia districare la situazione e Delneri sarà sicuramente guidato da Marotta che non è l'ultimo arrivato. Deve esserci dunque una collaborazione tra i due, perchè l'attività in seno alla Juventus è molto molto più complicata di quella di altre squadre, fatevelo dire da me. Bisogna vincere e solo vincere".

Alla domanda riguardo ad una possibile rivoluzione di giocatori in rosa, Moggi ha le idee chiare: "Assolutamente no! Fare troppi acquisti in una società di calcio significa fare confusione. Questa è una squadra che ha bisogno di sapere chi resta, dopodichè innestare quelli che possono influenzare positivamente l'andamento del gruppo. Ma non comprare dieci giocatori, come leggo sui giornali. Questa è una squadra che va ricostruita, ma va ricostruita piano piano, con tre-quattro giocatori l'anno, altrimenti si rischia di fare quello che hanno fatto due anni fa, quando ne hanno comprati dieci e poi ora si ritrovano a doverne vendere otto con grandi difficoltà".

Moggi non si esime dal dare dei consigli a Marotta: "La Juve ha materiale da vendere: bisogna che monetizzi quel materiale e deve trovare giocatori buoni. E' inutile che la Juventus compri 8 giocatori. Ne deve comprare 3-4, ma buoni, che non siano nè Storari, nè Martinez, nè Pepe. La Juventus sicuramente con questi giocatori sarà migliore, ma non ai livelli della Juve del 2006. Io parlo di una Juve ambiziosa, che possa rifondarsi con 2-3 giocatori quest'anno, 2-3 l'anno prossimo, e nel giro di 2-3 anni ridiventare competitiva. Krasic? E' un buon giocatore. Indubbialmente, caratterialmente è uno volitivo, uno che vuole vincere, agonisticamente si vede che è un giocatore importante. Però di fronte a Nedved ha uguali soltanto i capelli. Però, siccome è giovane, può migliorare, si può costruire una carriera e dare alla Juventus un contributo importante. Magari io su Krasic rischierei, su Bonucci rischierei, sugli altri invece non si può rischiare, anche perchè hanno una caratteristica ben precisa e non possono dare più di quello che hanno dato. Io Krasic lo prenderei, però fa bene Marotta a mantenere una posizione solida difronte alle richieste del CSKA, è segno di grande esperienza e bravura nel proprio mestiere. Ti fa capire la solidità e la rigidità di una società, o si fa come diciamo noi o nulla. Marotta fa più o meno come facevo io. Ci vuole esperienza e competenza per fare il calciomercato, altrimenti si prendono solo fregature e si perde credibilità. Per esempio, se ci fossero ancora Blanc e Secco e il CSKA avesse chiesto 30 milioni, loro avrebbero accettato subito. Questo è sintomo di grande inesperienza e incapacità di mantenere lo stile di una società come la Juventus, che non deve arrendersi alle altre società, ma deve sottometterle alle sue richieste".

Su Diego e Melo: "La Juve li ha pagati 50 milioni, per non parlare del costo dei loro stipendi. Questo ha creato un vuoto importante nelle casse bianconere e credo sia giusto, in virtù delle loro prestazioni al di sotto delle attese, cederli per risanare le casse del club. Melo per esempio non è assolutamente un giocatore da Juventus, anche nel Brasile sta facendo davvero molto male. Uno come lui andrebbe bene per una squadretta da Serie B. Anche Diego non è un campione da Juve, ma non lo era nemmeno Henry...Noi cedemmo il francese perchè non segnava e non giocava bene, non perchè non si adattava semplicemente al modulo del nostro allenatore. A questi livelli, i calciatori si adeguano prima o poi alla loro posizione. Io credo che sia giusto offrirgli una nuova occasione per mettersi in mostra. A volte scommettere sulla rivalsa di alcuni giocatori porta grandi risultati. Se proprio vogliono cederlo, lo facciano inserendolo in alcuni scambi. Anche se io non ci pensai due volte a cedere Zidane al Real Madrid, ma poi comprai con quei soldi Nedved, Buffon e Thuram. Spesso bisogna fare sacrifici importanti per raggiungere risultati importanti".

Conclude parlando di Mourinho e Lippi: "Mourinho prima di fare l'allenatore faceva il mio stesso mestiere. Si intende di calciomercato. Lavorare con lui è una gratificazione. Non è solo un bravo allenatore e uomo-squadra, ma è anche un ottimo motivatore. Sa scegliere gli uomini giusti e gestire bene la squadra e mantenere alta la concentrazione. Sa anche spostare l'attenzione dei media su di se piuttosto che sulla squadra, ciò consente ai giocatori di giocare di lavorare in armonia e senza pressioni. Riguardo alla nazionale, non credo che Lippi abbia tutte le responsabilità. A questa nazionale è mancata la difesa e soprattutto un centrocampo in grado di assistere gli attaccanti e di formare una diga davanti alla difesa. Bisogna chiedersi perchè e la riposta è solo una, non ci sono ricambi. Bonucci e troppo giovane e la pressione del mondiale lo avrebbe indotto a sbagliare, Montolivo non ha esperienza...in pratica non ci sono alternative ai campioni del mondo. Cassano e Balotelli? Forse Cassano avrebbe dato una mano importante, ma al massimo saremmo uscito agli ottavi o ai quarti. Abbiamo disputato due europei con lui, in uno siamo usciti ai gironi e nell'altro agli ottavi. Purtroppo quando non hai un centrocampo che ti aiuta e una difesa che non faccia far gol agli avversari, è dura per un attaccante fare la differenza. Balotelli invece è un giovane che avrà un grande futuro, ma Lippi ha fatto bene a non portarlo in Sud Africa. Se per esempio avesse sbagliato un rigore decisivo o una partita, le critiche lo avrebbero sommerso e perseguitato per sempre. Per non parlare della stampa, l'avrebbe distrutto moralmente. Balotelli deve ancora crescere, fare tanta esperienza e matutare. Per tornare ai vertici c'è solo una soluzione, puntare sui vivai. Le nostre società non hanno più una lira da spendere perchè in tutti questi anni sono state calciomercato-dipendenti. Spendevano tanti soldi per rinforzare la prima squadra, soprattutto stranieri e non hanno mai pensato ad investire nei vivai. Nella mia Juventus eravamo in grado di comprare Ibrahimovic, Vieira, Emerson, Cannavaro e nello stesso tempo investire grosse somme in denaro nei nostri vivai. Abbiamo sempre fornito elementi essenziali per l'Under-16, l'Under-17, l'Under-18, l'Under-19 e l'Under-21. Abbiamo sfornato gente come Palladino, Criscito, Marchisio, De Ceglie e Giovinco per fare qualche nome. E' l'unica soluzione per tornare competitivi con le altre squadre europee. Il Barcellona ha costruito i suoi recenti successi con Pique, Puyol, Iniesta, Xavi Hernandez, Messi, Busquets, Pedro...tutta gente che proviene dal vivaio del Barcellona".

 
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